Okinawa, elisir di lunga vita

Ho letto qualche giorno fa un’intervista alla dott.ssa Stefania Setti (medico nutrizionista) su Humanitas riguardo ad un’isola del Giappone dove si trova la più alta concentrazione di ultracentenari, arzilli e attivi anche da anziani.

A Okinawa c’è una maggiore cura (già tipica di tutto il Giappone) verso la preparazione dei piatti e il maggiore utilizzo di alcune spezie oltre al maggiore consumo di verdura. Okinawa, infatti, è un’isola importante dell’arcipelago delle Ryukyu, posta tra il Mar Cinese e l’Oceano Pacifico. Pur essendo giapponese, insomma, risente anche dell’influsso cinese riprendendo alcune tradizioni alimentari come i piatti di verdure. Inoltre, il cibo è preparato con amore. Nulla ha a che fare con i piatti pronti o cucinati e mangiati di fretta tipici della nostra epoca. Le operazioni di cucina sono spesso accostate al termine ‘tiandaa’ che significa ‘sto facendo qualcosa con amorevole sollecitudine’ oppure ‘di elaborato’. Lo stile di vita, poi, è rilassato, senza stress, si è più ottimisti ed attenti al lato spirituale. Nutrire lo spirito e la psiche, insomma, contribuisce a rimanere giovani e in forma se associato con la dieta giusta. Inoltre, a Okinawa si prediligono cibi ancora meno calorici rispetto al resto del Giappone. Si predilige il consumo di alimenti a bassa densità calorica come, per esempio, i cereali integrali che, ricchi di fibra, danno un maggiore senso di sazietà. Inoltre, per insaporire le pietanze si usano molto le spezie, che hanno un potere calorico irrilevante, ma contengono sostanze utili per la salute. Una di queste è il curry, che contiene curcuma (la curcumina ha un potente effetto antinvecchiamento ed è un ottimo rimedio contro la morte neuronale e l’invecchiamento cerebrale).

Continua la dott.ssa Setti:

I miei consigli per rimanere giovani, applicabili ovunque, sono quelli di non mangiare mai oltre la sazietà, preferire alimenti a bassa densità calorica, ricchi di fibra, vitamine e minerali (cereali integrali, frutta e verdura fresche di stagione), per insaporire i piatti usare spezie ed erbe aromatiche così da limitare l’uso del sale e dei grassi, consumare pesce almeno 3 volte a settimana, limitare il consumo della carne, in particolare quella rossa, bere tanta acqua e tè verde e limitare il consumo di zucchero e condimenti preferendo quelli di origine vegetale come l’olio di oliva da consumare preferibilmente a crudo. E, se possibile, rallentare i ritmi e gustarsi il cibo con amore.

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