In ricordo di Stefano Tesoro

Volevo ricordare con questo post il mio amico Stefano Tesoro, che qualche mese fa è tornato alla casa del Padre. E lo voglio fare riportando le parole di Nicolino, in occasione della morte di mio suocero Giggino, che molto hanno aiutato me e mia moglie Raffaella in quell’occasione. E’ un messaggio lasciato da Nicolino sulla segreteria telefonica di Raffaella e Alessandra, per cui le ripetizioni e imperfezioni sono dovute alla mia difficoltà di riportarle scritte.

Così diceva Nicolino:

… oso usare questa modalità per il prorompente desiderio di farvi sentire anche fisicamente con la mia voce, la mia presenza e comunione con voi e condividervi, dentro questa circostanza, e assicurarvi la mobilitazione di tutta la mia mendicanza al Signore attraverso la Madonna perchè vostro papà sia accompagnato e si ritrovi tra le braccia del Mistero che è Padre Eterno, Uomo e Misericordioso e gli sia concesso il riposo e la pace eterna cioè la vita eterna, cioè la pienezza della vita, cioè la vita vera.

V’invito insieme a me a lasciarvi richiamare dalla provocazione di questa circostanza, circostanza che è inevitabile per ogni uomo, perchè innanzitutto per noi la vita, sia riguardata la vita, la nostra vita in ogni suo istante, perchè la vita in ogni suo istante sia nella continua tensione al rapporto con chi è la consistenza di tutto, il mistero da cui tutto è originato e in cui tutto consiste e a cui tutto è destinato e che si è rivelato come uomo in Cristo Gesù.

Non possiamo non lasciarci riprovocare da questa circostanza perchè la vita, nella vocazione che ci è stata concessa, donata, sia questa adesione e rapporto con chi è consistenza di tutto.

Tutto deve essere per questa adesione, obbedienza a chi è la consistenza di tutto. Mai dimenticando ma nella continua coscienza che deve essere sempre richiamata, che tutto è per il Destino cioè tutto è per la Vita Eterna, la vita vera, la vita piena. Cristo, il rapporto con lui presente, riconosciuto presente, ci rende possibile e ci assicura già fin d’ora.

Questo richiamo è proprio inevitabile perchè tutto è per questo. Se non è in questo è nella menzogna. Perchè questo essenzialmente, con parole essenzialissime, non possiamo non ritrovarcelo come urgenza, richiamato come urgenza nella morte di vostro papà.

Non potevo mancare nel farvi sentire minimamente questa mia presenza e questa comunione e questo richiamo che innanzitutto coinvolge e richiama voi, noi. Il nostro dolore lo offriamo a Cristo perchè possiamo ritrovarci sempre amici così per l’unica e vera ragione della nostra amicizia. Perchè ripari la nostra personale infedeltà e perchè, come sempre ci siamo richiamati, chi non lo conosce lo possa riconoscere, possa riconoscere il Mistero fatto carne, l’unico Salvatore, Redentore dell’uomo.

Perchè la vittoria di Cristo risplenda dentro ogni momento della vita degli uomini…

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