Kolkata: a casa di Madre Teresa

Quando vado in India non perdo occasione per fermarmi a pregare sulla tomba di Madre Teresa e a portare le mie intenzioni e quelle dei miei amici. Si, la Beata Madre Teresa di Calcutta: “semplicemente, veramente e pienamente donna” (Nicolino Pompei).

Arriviamo alla Mother house che le suore, come ogni mattina, fanno il bucato: è la casa al 54A di Lower Circular Road. C’e’ un buon profumo di pulito e senza accorgermi sono gia’ scalzo ai piedi della tomba di Madre Teresa.  Qui ha sempre vissuto Madre Teresa e qui c’è la sua tomba, attorno alla quale ogni giorno alle 15.00 le suore recitano la Coroncina della Divina Misericordia. In ogni momento della giornata c’è sempre una di loro in preghiera, mentre le novizie dormono a turno di notte sul pavimento della stanza in cui si trova la tomba. Penso di essere molto fortunato quando sono qui davanti a lei e ho tante persone da affidargli. Colazione con chai e banane e si parte.

Prima alla Casa d’amore, in bengali Prem Dan nella zona del Tiljala, riservata ai malati che avevano possibilità di guarigione. Poi al tempio di Kalighat dedicato alla dea nera Kali: la Casa per il moribondo abbandonato, Nirmal Hriday, inaugurata nel 1954. Respiro profondamente. Non sono abbattuto. Per fortuna alla mia sinistra due occhioni neri mi guardano. E’ un bambino tremante che cerca il mio sguardo. Ci incrociamo e parte il sorriso. Mi avvicino, mi tende la mano. E’ di una dolcezza sconvolgente. Basta solo quel sorriso per capire un po’ di più

Madre Teresa, abbandono totale nelle mani di Dio: “devo fare il mio lavoro come se tutto dipendesse da me e attendere il risultato come se tutto dipendesse da Dio”.

Al centro di Calcutta, a Park Street, con il mio amico Mihir verso sera… in un momento “più tranquillo” della giornata….

Comments

  1. Eh quando mi ci porti con te a Calcutta???

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