Il marketing e l’Evoluzione

Questa sera Giovanni, l’acconciatore maschile di Via Ariberto a Milano, esordisce improvvisamente dicendo: Che difficile mandare avanti un’azienda oggi. Però ci sono delle aziende che dichiarano di esistere da 150 anni. Queste aziende hanno resistito alle guerre e ci sono riuscite perchè sono Forti.
Mario, invece, top manager di una importante azienda Marchigiana osserva sapientemente che questo tonfo negli ordinativi è un indicatore che stiamo passando dall’economia dei consumi a quella dei bisogni. Se ieri il clima di fiducia ci faceva pensare di poter cambiare una cucina per il  semplice gusto di farlo e  come conseguenza si cambiavano anche il frigorifero, la lavastoviglie, i forni, etc.. Oggi invece non cambiamo ne la cucina ne, tantomeno,  il frigorifero. Anzi, il frigorifero lo cambiamo solo se si guasta. La crisi, aggiunge Mario, ha  intaccato l’economia reale. Oggi il mercato si è ristretto.

Rosana, esperta di marketing e comunicazione di Belluno, segnala un prossimo convegno a Roma sulla comunicazione e sul marketing dove i più grandi guru del settore in Italia presenteranno le loro analisi, aggiungendo che oggi il mercato sembra impazzito perchè le tecniche tradizionali di segmentazione non sono più valide. Rosana, sottolinea la necessità di  identificare nuovi criteri di omogeneità dei consumatori (nuovi gruppi o cluster)  sapendo che il consumatore cerca la prova tangibile di ciò che gli proponi. Vuole verificare.

Andrea, avvocato di Milano, dice che la situazione è disastrosa. Il suo lavoro è in salita e che oggi ha avuto l’impressione di essere in montagna su una parete di 7° grado con le unghie piantate nella roccia.

Enrico, imprenditore del vino, dice che a settembre 2008 le previsioni erano rosee e che poi il vento è cambiato ed il barometro via via sta precipitando verso la bassa pressione.

Il mondo sta cambiando?

E’  la gente che cambia. In una semplice parola: Evolve.  Questa evoluzione dei consumatori per le aziende rappresenta una forte pressione ambientale. Sopravviverà chi è pronto e saprà adattarsi.

“I problemi significativi che noi affrontiamo non possono essere risolti allo stesso livello di pensiero al quale eravamo quando li abbiamo creati.”
A. Einstein

Ed il risultato delle sue analisi  sta nel fatto che i bisogni, così come sono intesi dal marketing tradizionale, sono molto instabili e chi basa le sue strategie sull’analisi tradizionale dei bisogni non ottiene più i risultati periodici, mensili, trimestrali, o annuali che si attendeva.

ll marketing tradizionale è morto. Ora bisogna scendere più giù nel cuore del cervello del nostro interlocutore  e cercare là dove egli non sa di sapere. E’  vitale  sostituire la parola Bisogno con la parola Pain,  andarlo a cercare, riattivarlo al cliente  e dimostrare di essere gli unici a saperlo curare meglio di chiunque altro, è la prima vera garanzia per la sopravvivenza.

Questa è l’Evoluzione gente. E’ tutto qui!

via SalesBrain

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