Il comunista

Il comunista è, letteralmente, “colui che professa il comunismo”. Ed è convinto che in un mondo dove tutti sono poveri e straccioni, tutti sono uguali e felici.

Altra caratteristica saliente di un perfetto comunista è che qualsiasi azione compiuta e/o idea avuta da chiunque altro di diversa fede politica, ha valore esattamente opposto; inoltre, c’è un grande enigma: come mai se, da come dicono, ognuno ha la libertà propria di espressione, quando gli dici qualcosa di opposto a quello che pensano, ad esempio se sostieni l’Israele al posto della Palestina, vieni subito etichettato come un lurido fascista pezzo di merda rovina dell’Italia? Ma tant’è… la risposta non ci è permessa saperla…

Durante la bolla speculativa di fine millennio, Karl Marx si liberò della maggioranza delle azioni del comunismo in un’OPV truffa. Dopo essere fuggito negli Stati Uniti, cambiò il cognome in Mars, dedicandosi alla produzione di gustosi snack ai cereali.

Poiché i vari partiti dei comunisti non riescono a vincere le elezioni in Italia senza l’aiuto del “partito dei comunisti rinnegati” PD (la cosiddetta Sinistra… in realtà oggi formata da tutti coloro a cui sta antipatico Berlusconi… unica ideologia riscontrata :D), uno dei loro scopi in politica è concedere il voto alle orde di milioni di immigrati clandestini in Italia, e, grazie al loro aiuto, salire al governo per creare il nuovo Impero Comunista.

Molti componenti delle masse operaie tuttora credono nel comunismo, specialmente nei paesi dell’Europa occidentale, ma hanno finalmente capito che il comunismo è meglio lasciarlo agli altri, vedi Corea del Nord e Cuba. Convinti dunque che ormai il comunismo sia morto, si limitano a bestemmiare la sua nemesi demoniaca, il Capitalismo. Per bestemmiarlo meglio intasano ogni fine settimana gli ipermercati scialacquando i propri risparmi e facendo largo uso di credito al consumo a rate cinquantennali.

Sono stati scelti la falce e il martello dopo che Tutto città fece propri forchetta e coltello per indicare i ristoranti sulla carta. Il martello veniva utilizzato per percuotere il capo delle persone in modo che queste, a causa di commozioni cerebrali, aderissero al partito; quando ciò non bastava a convertirli, con la falce veniva tagliata direttamente la testa, così il problema non sussisteva. Attualmente i simboli sono utilizzati per indicare i cessi all’aperto.

fonte: nonciclopedia.wikia 🙂 🙂

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