Letture degli ultimi mesi.

Alcuni dei libri che ho letto più o meno velocemente in questi ultimi mesi: periodo di ritmi intensi e di priorità che scalciano per trovare il tempo necessario.

Noi è meglio di Barry Libert e Jon Spector. Inno alla collaborazione, alla mutualità, al networking: è frutto del contributo di migliaia di persone che hanno segnalato casi aziendali legati alla collaborazione di massa. Regole, best practices ed esperienze vincenti di migliaia di pionieri del web 2.0 si concretizzano qui in idee di business inedite, attuali e stimolanti, per passare dalla teoria ai fatti.

Business blog. Robert Scoble, autore del business blog Channel 9 Web site di Microsoft, e Shel lsrael, consulente esperto di innovazione, sostengono in questo libro che i blog stanno cambiando il modo di fare business e come sia importante per tutte le imprese di qualsiasi grandezza utilizzare questa nuova forma di comunicazione con i propri clienti e come la mancanza del blog o un suo uso errato può produrre effetti disastrosi.

Wikinomics. È il mondo della collaborazione, della comunità, dell’auto-organizzazione che si trasformano in forza economica collettiva di dimensioni globali. È il luogo in cui consumatori, lavoratori, fornitori, business partner e anche concorrenti sfruttano la tecnologia per innovare insieme. Questa nuova partecipazione – “peer production” – sta cambiando il modo in cui beni e servizi vengono inventati, prodotti, commercializzati e distribuiti su scala globale. Gli autori: Don Tapscott, riconosciuto economista a livello internazionale, è fondatore e CEO della società di consulenza strategica New Paradigm, insegna alla Rotman School of Management della University of Toronto, mentre Anthony D. Williams è direttore delle ricerche di New Paradigm e insegna alla London School of Economics.

Il futuro della competizione. Oggi i consumatori hanno a disposizione una sconfinata varietà di prodotti, molto più numerosi di prima, eppure sono meno soddisfatti di un tempo. I top manager possono contare su una maggiore varietà di scelte strategiche, nonostante ciò producono meno valore. Gli autori Prahalad e Ramaswamy, esperti di strategia aziendale, dimostrano come le imprese non siano più autonome nel processo di creazione del valore e il valore stesso non sia più insito nel prodotto o nel servizio, bensì venga creato dall’azienda insieme con il consumatore.

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